Guardate bene questa foto. No, non è triste. Non è
decadente. È il mare di settembre. Quello da sempre preferito da chi abita in
posti sul mare dimenticati per 10 mesi su 12 che diventano improvvisamente
wannabe-Ibiza a luglio e agosto.
Il mare di settembre è anche meglio di quello di giugno,
perché a giugno è passato quasi un anno e hai dimenticato quanto fosse
insopportabile il mare di agosto. A settembre invece SAI. Ti guardi intorno e
quasi con sorpresa, ti ricordi quant’era bello il mese di settembre l’anno
scorso. Oppure no, non te lo ricordi perché non l’avevi visto l’anno scorso.
Sarà stato due anni fa. Quest’anno, purtroppo o per fortuna, sono stata al mare
molto di più, come non mi capitava dai tempi del liceo.
E a settembre, mi sono venuti in mente tutti i motivi per
cui preferire il mare di settembre.
1) Arrivi sulla spiaggia in condizioni
psico-fisiche accettabili, emanando un odore quasi gradevole. Infatti, non hai
dovuto girare per mezza provincia in cerca di parcheggio, e non sei stata
costretta ad imprecare perché-la-macchina-lì-non-ce-la-so-mettere. Ugualmente,
al ritorno non dovrai maledirti per quel telo parasole che devi comprare da
quando hai preso la patente. Perché la macchina è stata addirittura all’ombra.
2)
C’è un numero molto inferiore di rappresentanti
del genere umano. Questi ultimi tendono ad essere più sobri, a non nutrirsi
spropositatamente sulla spiaggia e a gestire il loro spazio vitale con estrema
discrezione.
3)
Tra i suddetti rappresentanti si osserva una
netta prevalenza di over 70, a discapito
degli under 18. Di conseguenza, c’è anche una netta prevalenza di partite a
bocce contraddistinte da un poetico silenzio, mentre appaiono non pervenuti
palloni molesti e ormoni vaganti accompagnati da decibel incontrollati.
4) Gli ombrelloni sono ad una distanza tale tra di
loro da permetterti di non depilarti con assiduità. Salvo casi estremi, in cui
è possibile che i peli siano visibili dal lungomare di Ostia (parliamo di
ridenti villaggi del sud Italia), da lontano le tue gambe sembreranno liscissime. Inoltre, si nutre sempre la speranza che i settantenni non siano poi così
interessati alle tue cosce.
5) I (pochi) rappresentanti del genere umano
appartenenti alla categoria 20-30 non sono fonte di preoccupazione, in quanto se
sono lì:
a)
Sono sociopatici come te, quindi puoi volergli
bene.
b)
Sono tra quelli che per complessi fisici non
vanno al mare nei mesi affollati. In quel caso, per compensare i fondoschiena
perfetti e le misteriose assenze di cellulite subìti ad agosto, le ragazze
presenti ti faranno sentire autorizzata a crederti Adriana Lima. I
ragazzi..beh, ti consentiranno di leggere un libro senza distrazioni. In caso
contrario, dovrai comunque fingere noncuranza, per la questione dei peli di cui
sopra.
6)Per entrare in acqua potrai seguire un percorso
lineare, senza schiacciare piccoli bipedi, quadrupedi, salvagenti, canoe,
parmigiane di melanzane. Senza fare lo slalom tra balli di gruppo e
tchecherechechè.
7)
Sott’acqua, sentirai solo il rumore delle tue
gambe e nessun mormorio ovattato. Risalita, aprirai gli occhi e tutta quella
sabbia “vuota” ti farà sentire che quello che vedi è ridiventato un po’ tuo.
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