C’è questa opzione nei video su iùtub che ti consente di saltare
la pubblicità iniziale: skip intro. Senti solo l’avvio dello spot, al massimo
per 5 secondi e poi puoi cliccare lì, skip the intro e sei nel pieno di quello
che vuoi vedere. Ora, pensavo a che bello sarebbe avere uno skip intro nella vita.
La verità è che secondo me gli inizi sono sopravvalutati.
L’inizio di qualunque cosa non è mai un
granchè. Anche se poi la memoria ci inganna e ci fa ricordare con struggente
malinconia di meravigliose partenze. L’intro
si potrebbe tranquillamente saltare. O uno dovrebbe avere quantomeno la facoltà
di decidere.
Prendiamo per esempio a lavoro(è un puro caso che io lo stia
vivendo esattamente adesso). Appena arrivata, serviranno almeno un paio di
settimane per superare il dolore alla mandibola provocato dai sorrisi
dispensati tesi ad ostentare sicurezze inesistenti; dalle due alle tre perché
nessuno ti dica più “ciao bella/cara” perché non ricordano il tuo nome (un
giorno poi vi parlerò dell’odio che nutro per chi dice “ciao bella”); un
periodo, variabile a seconda delle circostanze, con lo sguardo perso nel vuoto
a capire quello che devi fare; almeno un mesetto per superare la collezione di figure
di merda che la metà basta. Il resto del
tempo, lo trascorri a sperare di ritrovarti già a un paio di mesi dopo, quando
non ti sentirai più a tuo agio come peppa pig in macelleria.
Vogliamo poi parlare dell’amore? Ora, la grande maggioranza
delle persone è portata a pensare che il primo periodo di una storia sia
meraviglioso; svenevoli sospiri si susseguono guardando giovani coppiette. Ma
il vero inizio ce lo dimentichiamo tutti. Quel periodo speso a decriptare
messaggi, a ordire trame e congetture, a interpretare vacui segnali. Quelle
situazioni imbarazzanti che-no-magari-non-ho-capito-io, che "vabbé, se è destino..
"Quanto sarebbe bello premere skip intro e arrivare già a quando potrai
indossare calzini di spugna chè tanto ormai la versione sexy l’ha già vista e
se mi ama mi ama pure con il mollettone arancione? Arrivare già a quando non ci
saranno più testi da decifrare, ma espressioni del viso che conosci così bene
da non aver bisogno di fare supposizioni.
E perché, uno skip intro
subito dopo la fine di una storia ci starebbe male? Arrivare direttamente alla
fase sticazzi e superare l’autolesionismo da ballata dell’amore perduto? (nel
mio caso, sono partita a 15 anni con “la mia storia tra le dita”. Ci sono momenti in cui certe cose vanno confessate).
Ma poi, siamo sicuri che l’intro sia così importante per l’evolversi
della trama? In fondo, mi risulta che l’introduzione dei libri non la legge mai
nessuno.
Ancora una volta potrei avere scritto tutto io, virgole incluse!! A me ora servirebbe proprio una bellissima 'skip intro' di qualche mese, che francamente non ne posso più di decifrare segnali e farmi millecinquecento seghe mentali su 'ma cosa avrà voluto veramente dire?!'. Se trovi come scaricare la app, fammi sapere! ;-)
ReplyDeleteP.S.: condivido il profondissimo odio per il 'ciao bella'...grrrrrrr....
Guarda questo sito: http://hetexted.com/ Non troverai la rispsota alle tue domande ma puoi farti un sacco di risate :D
ReplyDeleteQuesto post è praticamente perfetto, fantastico... Ma il mollettone arancione no, nemmeno dopo 32 anni di convivenza ed il pigiama di flanella infilato nei calzettoni.
ReplyDeleteaahah, dici che è esagerato? è che credo che sia ormai insito enlal mia vena di ragazza cresciuta negli anni '90
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