Care amiche che siete-donne-non-siete-bambole, ho letto la
vostra accorata lettera. Ora, augurandomi vivamente che si tratti un fake, tipo
che Bonaiuti abbia scritto sotto
dettatura di Silvio, mi sono permessa di aggiungere dei commenti a margine, in
quanto anche io-sono-una-donna-e-non-sono-una-bambola.
Siamo le madri, le sorelle, le mogli, le figlie degli
italiani. Ora si spiegano molte cose.
Non esistono le donne, così come non esistono gli operai, e
non esistono i giovani. E i ristoranti
sono pieni. E in Europa tutti ci stimano. Ed è tutta colpa dei comunisti.
La specificità femminile è di genere, non sociale, culturale
o politica. Nel Paese delle meraviglie , senz’altro.
La libertà concreta di ciascuna di noi è più importante di
mille chiacchiere sulla libertà di tutte. Che
è più o meno il motivo per cui Berlusconi è in politica.
Ci sono donne per cui ricevere un complimento è un’offesa,
altre a cui piace essere ammirate. Ma
anche “bambola” è un complimento!
Ci sono donne che considerano stupidi gli uomini e li combattono
e ci sono donne che sfruttano al meglio la stupidità degli uomini svestendosi
in televisione. Ed eventualmente
facendosi candidare.
Ci sono donne che fanno carriera perché sono brave, altre
che arrivano solo grazie alle “quote rosa”. E
altre ancora perché per loro i
complimenti non sono un’offesa(cit.).
Attenzione, perché questa è il capolavoro del non-sense:
Le paladine e i paladini delle donne, […] condannano con il
dito alzato (no, quello è per prendere la
parola…ah già, non potete saperlo) “la donna oggetto” perché non
riconoscono la “la donna soggetto”. E poi
ci sarebbero complemento e predicato, che non si sa mai bene dove metterli.
(Piccola parentesi per segnalare che […] Agitando la bacchetta
di un moralismo amorale è sicuramente opera
di Bondi.)
Alla fine, non ho capito una cosa: ma non si era detto che
le donne non esistevano???
Il problema vero è che quello che c’è scritto è davvero
rappresentativo di una parte di donne, non necessariamente elettrici di Berlusconi.
Perché questo paese è ancora pieno di donne che vivono fuori dal mondo,
credendo che sia quello il loro posto. E di altre che credono che per
conquistarlo sia necessario essere “ammirate”.
It's a long way to go.
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