Monday 10 September 2012

Wake me up when September starts





Guardate bene questa foto. No, non è triste. Non è decadente. È il mare di settembre. Quello da sempre preferito da chi abita in posti sul mare dimenticati per 10 mesi su 12 che diventano improvvisamente wannabe-Ibiza a luglio e agosto.
Il mare di settembre è anche meglio di quello di giugno, perché a giugno è passato quasi un anno e hai dimenticato quanto fosse insopportabile il mare di agosto. A settembre invece SAI. Ti guardi intorno e quasi con sorpresa, ti ricordi quant’era bello il mese di settembre l’anno scorso. Oppure no, non te lo ricordi perché non l’avevi visto l’anno scorso. Sarà stato due anni fa. Quest’anno, purtroppo o per fortuna, sono stata al mare molto di più, come non mi capitava dai tempi del liceo.
E a settembre, mi sono venuti in mente tutti i motivi per cui preferire il mare di settembre.

1) Arrivi sulla spiaggia in condizioni psico-fisiche accettabili, emanando un odore quasi gradevole. Infatti, non hai dovuto girare per mezza provincia in cerca di parcheggio, e non sei stata costretta ad imprecare perché-la-macchina-lì-non-ce-la-so-mettere. Ugualmente, al ritorno non dovrai maledirti per quel telo parasole che devi comprare da quando hai preso la patente. Perché la macchina è stata addirittura all’ombra.

2)      C’è un numero molto inferiore di rappresentanti del genere umano. Questi ultimi tendono ad essere più sobri, a non nutrirsi spropositatamente sulla spiaggia e a gestire il loro spazio vitale con estrema discrezione.

3)  Tra i suddetti rappresentanti si osserva una netta prevalenza di over 70,  a discapito degli under 18. Di conseguenza, c’è anche una netta prevalenza di partite a bocce contraddistinte da un poetico silenzio, mentre appaiono non pervenuti palloni molesti e ormoni vaganti accompagnati da decibel incontrollati.

4)  Gli ombrelloni sono ad una distanza tale tra di loro da permetterti di non depilarti con assiduità. Salvo casi estremi, in cui è possibile che i peli siano visibili dal lungomare di Ostia (parliamo di ridenti villaggi del sud Italia), da lontano le tue gambe sembreranno liscissime. Inoltre, si nutre sempre la speranza che i settantenni non siano poi così interessati alle tue cosce.

5)  I (pochi) rappresentanti del genere umano appartenenti alla categoria 20-30 non sono fonte di preoccupazione, in quanto se sono lì:
a)      Sono sociopatici come te, quindi puoi volergli bene.
b)    Sono tra quelli che per complessi fisici non vanno al mare nei mesi affollati. In quel caso, per compensare i fondoschiena perfetti e le misteriose assenze di cellulite subìti ad agosto, le ragazze presenti ti faranno sentire autorizzata a crederti Adriana Lima. I ragazzi..beh, ti consentiranno di leggere un libro senza distrazioni. In caso contrario, dovrai comunque fingere noncuranza, per la questione dei peli di cui sopra.

6)Per entrare in acqua potrai seguire un percorso lineare, senza schiacciare piccoli bipedi, quadrupedi, salvagenti, canoe, parmigiane di melanzane. Senza fare lo slalom tra balli di gruppo e tchecherechechè.

7) Sott’acqua, sentirai solo il rumore delle tue gambe e nessun mormorio ovattato. Risalita, aprirai gli occhi e tutta quella sabbia “vuota” ti farà sentire che quello che vedi è ridiventato un po’ tuo.


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