Friday 1 March 2013

Times like these


Un passo tratto da Naif.Super, di Erlend Loe. Un libro a tratti illuminante che ritorna attuale a fasi alterne della mia vita. Tipo questa.

[…]mi vengono molti pensieri.

Il primo è che dovrei andare in America e guidare una macchina. Sembra così da duri. Guidare e basta.

Il secondo è che sogno di incontrare una ragazza come Alanis e di vivere in una casa con lei. Passeggiare sul bagnasciuga e rivoltare i sassi, e dopo qualche tempo fare un bambino.

Il terzo è che ho un diploma di laurea e non so cosa farò da grande.

Questo per me è un problema. Mi piacerebbe fare qualcosa per rendere il mondo un po’ migliore. Sarebbe il massimo. Ma non so se è possibile. Non so bene cosa si richieda per rendere il mondo migliore. Non sono così sicuro che basti sorridere a tutti quelli che incontro.

Subito dopo viene essere uno di quelli che non fanno nessuna differenza. Di quelli che non rendono il mondo né migliore né peggiore. Può anche non essere del tutto appagante, ma credo siano in molti ad appartenere a questa categoria. Non voglio essere solo.

L’alternativa più brutta in assoluto è di essere uno di quelli che rendono il mondo peggiore. Cercherò di evitarlo. Quasi a ogni costo. M non credo che sia così semplice. Magari finirò a farmi coinvolgere da qualcuno di cattivo e disonesto. Può capitare anche ai migliori. E allora sarò nei guai. E il mondo sarà un po’ peggiore e io smetterò di guardare negli occhi la gente che incrocio per strada

2 comments:

  1. ...molto, molto illuminante. L'unica cosa che non farei sarebbe di andare a guidare una macchina in America, però magari in Australia sì.
    Anche io ho cominciato volendo fare qualcosa per l'umanità, e sto scivolando sempre di più verso 'l'alternativa più brutta'.

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    1. Mah...io per il momento oscillo dmeocraticamente tra tutte e tre :)

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